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Quando arrivano gli asini: l’alloggio - M. Wegher

Gli spazi di vita dell’animale devono essere tali da garantire un benessere fisico, sociale e comportamentale; vengono di seguito descritte le caratteristiche delle strutture per esposizione, caratteristiche strutturali, accessori, modalità di gesione, motivando tale scelta. Infatti, non è superfluo ricordare che l’asino è un animale altamente sociale per cui necessita di poter esprimere tutta una serie di pattern comportamentali, pena uno stato di distress per la mancata esibizione degli stessi ed una impossibilità nel coinvolgimento in IAA. Presso la sede che ospita gli animali deve essere depositata tutta la documentazione relativa a planimetria e descrizione delle strutture, degli impianti elettrici, idraulici e di smaltimento dei reflui che attestano l’idoneità del sito a svolgere la sua funzione.

Le caratteristiche fondamentali che devono essere rispettate per garantire il benessere psicofisico degli asini coinvolgibili in IAA vengono di seguito descritte, distinto per aspetti strutturali (parte prima) ed aspetti gestionali (parte seconda), tenuto conto delle Cinque Libertà (Brambell Report, 1965; Farm Animal Welfare Council, 1992):

1. Dalla fame, dalla sete

2. Di avere comfort riparo

3. Dalla malattie e dalle lesioni

4. Di manifestare il repertorio comportamentale normale

5. Dalla paura

ASPETTI STRUTTURALI

Area di stazionamento

È lo spazio libero che normalmente viene utilizzato dagli asini quando non sono in attività. Consta di un’area recintata con presenza di spazi liberi e spazi coperti sia naturali che non, in terreno naturale con presenza di zone polverose, sufficientemente grande da permettere ai soggetti inclusi di camminare, correre, rotolarsi, isolarsi, in piena libertà e senza causarsi danno. Da questo spazio è liberamente accessibile un portarotoballe ed una mangiatoria all’interno di una capannina e un abbeveratoio (beverino in estate e vasca in inverno). Il libero percorso su terreno in differenti conformazioni permette agli animali di camminare, eventualmente correre, di distendersi e di trovare la posizione e la situazione di confort in funzione dello stato d’animo e delle condizioni ambientali (vento, pioggia, insetti, insolazione...). Inoltre è garantita l’interazione sociale, fondamentale per questa specie.

Capannina

È lo spazio semichiuso dove gli asini possono trovare riparo secondo le loro necessità. Normalmente è una capannina chiusa su tre lati con pareti in legno ed apertura esposta a sud-sud ovest chiusa ai venti dominanti. Il materiale migliore risulta essere il legno in quanto naturale, con buone caratteristiche isolanti, robusto e gradevole alla vista. Il fondo, di terreno naturale senza lettiera specifica permette il continuum con lo spazio esterno. La dimensione è in funzione del numero e dimensione degli asini che dovranno poter entrare ed uscire. L’altezza del soffitto è minimo un metro in più rispetto alla taglia al garrese del soggetto più grande. La cubatura minima dovrà essere di 5 mc per asino. La possibilità di trovare riparo da pioggia o insolazione o di isolarsi dal branco è fondamentale ma deve essere possibile che tale scelta venga eseguita in totale libertà dall’animale. Il libero entrare ed uscire dalla capannina deve quindi essere garantito sempre, anche nei momenti di assenza del personale.

Box chiuso

È lo spazio chiuso dove gli animali possono essere stazionati singolarmente su necessità particolare. La dimensione minima è di 3x3 metri, con porta, a battente o scorrimento, frazionabile. Il fondo è di cemento o cotto rustico, facilmente lavabile e disinfettabile. Su questo è fondamentale una lettiera assorbente ed in grado di controllare lo sviluppo di vapori ammoniacali. È presente una rastrelliera per il fieno, una mangiatoia per il mangime, un abbeveratoio. La possibilità di alloggiamento in box singoli e chiusi è fondamentale per tutte le situazioni che rendono necessaria la separazione di uno o più soggetti dal branco (per malattia, operazioni, degenza post-malattia o post-operazione, parto) o il contenimento e controllo di un soggetto.

Mangiatorie ed abbeveratoi

Sia all’interno del box che nel paddock devono essere presenti le mangiatoie e gli abbeveratori che possono venire riforniti manualmente e giornalmente (rastrelliera per il fieno e vasca dell’acqua) o periodicamente e autoalimentanti (portarotoballa e beverino automatico). Migliore risulta il secondo sistema. Infatti il portarotoballe per il foraggiamento risulta migliore in quanto vengono rispettate maggiormente le caratteristiche di alimentazione della specie: pur non essendoci la ricerca del cibo (pascolamento) il ritmo di nutrizione è rispettato. I micronutrienti vengono garantiti dalla presenza in diversi punti del paddock di blocci di sale da leccare.

Arricchimenti ambientali

All’interno dello spazio fruibile dagli asini sono presenti anche tronchetti di legno. La bocca dell’equino è per la maggior parte del tempo in movimento quindi per soddisfare tale motivazione (soprattutto se i pasti vengono somministrati manualmente) la presenza dei tronchetti da rosicchiare soddisfa tale necessità (inoltre si evita il rosicchiamento delle strutture in legno).

PaddockSpazio recintato con fondo in sabbia, scoperto e coperto, per lo svolgimento delle attività e l’allenamento degli animali. Di dimensioni variabili ma possibilmente non inferiori a 20x30. Per certe situazioni di lavoro è importante che l’animale non esegua l’attività nel suo spazio abituale, ma al di fuori di questo, dove le distrazioni sono minori e anche dove è minore la percezione dello “spazio mio” e maggiore la percezione di “sto lavorando”.

Magazzino

Presso la struttura devono essere presenti diversi locali appositi dove gli alimenti vengono conservati in modo appropriato (al riparo da umidità, da attacco di animali infestanti, …); parimenti per le attrezzature ed i prodotti di prima medicazione.

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