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Le Attività Centrifugative - L. Guerra

  • siuablog
  • Jul 8, 2014
  • 3 min read

Molta parte della formazione degli Educatori Cinofili nell’Approccio CZ, pone inizialmente l’accento sulla cosidetta “centripetazione”. Sul fatto, cioè, che cane e proprietario siano in sintonia e che si prestino reciproca attenzione o, meglio ancora, che “uno sia un pò nella mente dell’altro”. Tutto giusto e condivisibile. Tuttavia, molto spesso, si rischia di esagerare, ampliando a tal punto il concetto di “cetripetazione”, da correre il rischio di limitare la capacità autonoma di movimento del cane, con il risultato di alimentare una sua certa insicurezza ed eccessiva dipendenza dal proprietario. Un comportamento certamente amplificato anche dalla vita urbana, con i suoi continui pericoli, dai quali cerchiamo di preservare il nostro amico a quattro zampe. Per un corretto ed equilibrato sviluppo carrateriale del cane dobbiamo, invece, esaltare anche il comportamento opposto, detto “centrifugazione”. “Centrifugare il cane” non significa però, banalmente, lasciare che lui si allontani dal proprietario per le sue pur necessarie perlustrazioni. Al contrario, possiamo lavorare sulla capacità del cane di perlustrare il territorio mantenedo con il proprietario una sorta di legame invisibile e collaborativo per svolgere insieme un gioco. E qui entra in campo una delle peculiari potenzialità del cane che possiamo esaltare con le attività centrifugative: il fiuto.

Da sempre i giochi di ricerca olfattiva, sono fra i più coinvolgenti per il cane. Se però, oltre ad offrirgli la ricerca di oggetti o bocconcini, gli insegniamo anche ad applicare il suo proverbiale fiuto per ricercare le persone, avremo l’occasione di aprirgli un mondo molto più complesso, completo e stimolante per la sua formazione. Un’esperienza che ho maturato nella realizzazione del “Progetto Diade”, ovvero la formazione delle unità cinofile di Protezione Civile, per la ricerca dei dispersi, con l’applicazione dell’Approccio Cognitivo Zooantropologico. Il Progetto Diade è rivolto ai volontari cinofili della protezione civile, quindi ad una sorta di “professionisti” della ricerca delle persone, ma i benefici comportamentali per il cane, che abbiamo riscontrato nell’attività di formazione, mi hanno convinto ad uscire dai confini della Protezione Civile per proporre questa attività sia ai singoli proprietari, sia ai professionisti del settore cinofilo.

In cosa consiste questo gioco è presto detto: insegniamo al cane a cercare degli sconosciuti nascosti in un ambiente extra urbano. La tecnica che viene impiegata, già in uso in molte associazioni cinofile di protezione civile, è detta “a cono d’odore”. Il cane non segue una pista o traccia sul terreno e non gli viene dato alcunché da annusare, ma, naso all’aria, raccoglie le particelle d’odore emesse dalla persona e trasportate dal vento. Le segue nell’aria fino ad arrivare a trovare la fonte di emissione, cioè la persona nascosta alla sua vista. Vien da se che è una pratica molto semplice, ma garantisco, efficace.

Fin qui, quindi, la semplice tecnica, ma l’aspetto veramente innovativo è che con il gioco che ho denominato: “Cercatrova“, lavorando sull’Approccio CZ, abbiamo la possibilità di proporre al cane una piacevolissima attività ludica, andando ad attivare un pacchetto motivazionale ( collaborativa, comunicativa, perlustrativa, et-epimeletica, sociale) che contribuisce in larga misura ad incrementare la sua “prosocialità”, la sua autonomia, l’autostima e sicurezza di sè.

Fortunatamente, al giorno d’oggi, i nostri cani trascorrono molto tempo della loro giornata con noi, (o almeno vorremmo che così fosse), frequentano le nostre abitazioni e quelle dei nostri amici, vivono molto della nostra quotidianità, anche in luoghi pubblici. Tutto ciò è sicuramente bellissimo per noi, ma il nostro cane deve avere sviluppato molte competenze e buone capacità relazionali perché questo stile di vita sia per lui altrettanto piacevole e non fonte di stress negativi o peggio di problematicità comportamentali. E’ questo insieme di comportamenti e capacità che nell’Approccio CZ viene chiamata Prosocialità. Con l’attività del Cercatrov

possiamo contribuire alla formazione del carattere del cane il più equilibrato possibile, in grado di rispondere positivamente anche alle diverse situazioni della nostra vita quotidiana che, non dimentichiamolo, spesso è difficile per noi, figurarsi per i nostri cani!

 
 
 

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